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Kawasaki Daishi: il tempio di Kobo Daishi

Il Kawasaki Daishi (川崎大師), popolarmente chiamato Heiken-Ji, (平間寺, Heiken-ji) è un tempio Buddista. Situato nella città di Kawasaki, prefettura di Kanagawa.

Fondato nel 1128, appartiene alla scuola Chisan del ramo Buddista giapponese Shingon.

Ogni giorno al Daishi si celebra il rito del Yakuyoke (厄除け), che letteralmente significa:”allontanare il male”.

Tale rito è molto famoso non solo nel Kanto ma in tutto il Giappone ed è comunemente chiamato “Yakuyoke no Odaishi Sama”.

BREVI CENNI STORICI – KAWASAKI DAISHI

Durante il regno dell’imperatore Sutoku, 890 anni fa, viveva un samurai che si chiamava Hirama Kanenori.

A causa di false accuse venne esiliato dalla sua città natale, Owari, e dopo aver vagato per molte province alla fine decise di sistemarsi nella città di Kawasaki, per divenire un pescatore.

Kanenori era molto devoto agli insegnamenti del Buddismo, soprattutto a quelli di Kobo Daishi.

Kobo Daishi (774-835) era un monaco Buddista giapponese, artista e fondatore della scuola buddista Shingon (vera parola). Egli quando era in vita era conosciuto come Kukai (Kobo Daishi è un titolo onorifico riconosciutogli dopo la sua scomparsa), e a lui si deve l’invenzione dei KANA, i due sillabari che affiancati ai Kanji (ideogrammi cinesi), formano la lingua giapponese.

Kanenori, all’età di 42 anni (età a quell’epoca considerata critica per gli uomini), cominciò a riflettere sul proprio destino sfortunato e costantemente supplicava per allontanare pensieri maligni.

Una notte, un grande sacerdote apparve in sogno a Kanenori sussurandogli nel sonno: “mentre vivevo on Cina, ho inciso la mia immagine per poi gettarla nel fondo del mare. Usa le tue reti per andare a recuperarla. Offri ad essa cibo, incenso e fiori. Porterai così benefici alle persone. Le tue calamità si tramuteranno in felicità e prosperità. Le tue numerose richieste verranno soddisfatte. Dichiarò il grande sacerdote.

Kanenori si recò così al mare e getto le reti in un punto particolarmente scintillante sull’acqua.

Quandò tirò su le reti, rimase stupito nel trovare impigliata tra esse, una statua in legno raffigurante Kobo Daishi.

In quei tempi viveva un sacerdote Buddista, Sonken, che diffondeva le dottrine Buddiste lungo tutte le provincie della prefettura di Wakayama.

Un giorno egli passò per caso nella zona dove viveva Kanenori e notò la statua di Kobo Daishi.

Si commosse fino alle lacrime contemplando la maestosità e la pregiata fattura di quel manufatto.

Nel terzo anno del regno Daiji (1128 AD), il sacerdote Buddista e Sonken e Kanenori iniziarono la costruzione di un tempio, l’oggi presente Kawasaki Daishi, principale tempio della dottrina Buddista Songen e centro di culto per i seguaci devoti agli insegnamenti di Kobo Daishi.

 

OGOMA: LA SOLENNE CERIMONIA RELIGIOSA

I monaci del tempio, offrono ai fedeli ogni giorno il rito del Gomakitou, il rito della bruciatura, pregando per la realizzazione dei desideri di questi ultimi, nonché per la purificazione, pace in famiglia, prosperità negli affari, salute e longevità.

L’Ogoma è una solenne cerimonia religiosa supportata da profondi pensieri filosofici ed esoterici, secondo la dottrina Buddista dello Shingon.

La parola giapponese “GOMA”, si pronuncia “HOMA” in sanscrito (lingua ufficiale dell’India) e significa bruciare. Simboleggia il fuoco di Buddha che attraverso la sua saggezza epura i desideri terreni, fonti di sofferenza.

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