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Matrimonio con rito shintoista

Il matrimonio con rito Shintoista (神前神結婚 shinzenkamikekkon), ovvero il “matrimonio davanti al Divino”, divenne popolare all’inizio del 20° secolo, dopo le nozze del principe ereditario Yoshihito e sua moglie, la principessa Kujo Sadako.

Tale cerimonia si basa principalmente sui riti di purificazione tipici della dottrina Shintoista, che incorporano nella stessa bere il sakè per tre volte da tre piccole coppe: tale rito è definito san-san-ku-do.

La cerimonia si svolge per una durata di circa 20 minuti. Vediamo quali sono i vari rituali del matrimonio con rito shintoista nel dettaglio.

  • Sposo e sposa camminano verso il tempio dalla sala di aspetto. A volte camminano in linea seguendo il kannushi (sacerdote shintoista) e la miko (giovane donna che lavora nei templi shintoisti) che porta un ombrello di colore rosso.
  • Arrivati al tempio, la coppia si posiziona al centro della stanza celebrativa (rispettivamente:entrambi fronte alla divinità con sposo a sinistra rispetto ad essa e sposa a destra) mentre i parenti osservano il rito da dietro i tavoli dove sono presenti il sakè e le frutta.
    Cibo, comprendente sale, acqua, riso, sakè, frutta e verdura sono disposti, insieme agli anelli, sul lato sinistro dell’altare.
    Il “prete Shintoista”, in giapponese Kannushi (神主) si posiziona sulla destra dell’altare, mentre la Miko (巫女), “vergine del tempio” è posizionata sulla sinistra.
  • Il Kannushi comincia il rito purificando il tempio evocando la divinità. Successivamente avrà inizio il vero e proprio rito shintoista, quando egli annuncerà la cerimonia del san-san-ku-do (tre-tre-nove-volte), ovvero “i tre giuramenti presi tre volte”. Tale cerimonia è rappresentata da tre coppe, dove il sake (considerata bevanda sacra con proprietà benedette) viene versato tre volte e bevuto in tre sorsi. Le coppe sono di diverse dimensioni dalla più piccola alla più grande.
    Dalla prima coppa (la più piccola) berrà prima lo sposo che poi la offrirà alla sposa.
    Dalla seconda coppa, berrà prima la sposa e poi lo sposo.
    Dalla terza coppa (la più grande) si ripete l’iter della prima, quindi prima berrà lo sposo e poi la sposa.

Nel matrimonio con rito shintoista vengono invocate le divinità izanagi e izanami

  • La cerimonia del sake è il cuore del rito matrimoniale Shintoista, tuttavia il simbolismo del rito e del numero 3 non ha origini ben chiare. Alcune teorie riferiscono che rappresenta la condivisione di gioie e dolori, altre che il san-san sia omonimo di “nascita dopo nascita”, suggerendo un simbolismo legato alla fertilità. Altre teorie, ancora, suggeriscono che rappresenti l’uomo, la donna e il bambino, o ancora paradiso, terra ed uomo.
    Anche i membri della famiglie berranno il sake per suggellare la sacra unione e la nascita del nuovo legame.
  • La coppia si avvicina all’altare e lo sposo o la sposa (a volte entrambi) recita i voti di fronte al kami. Le miko danzano per compiacere le divinità affinché esse benedicano le famiglie.
  • A fine cerimonia, il kannushi offre all’altare dei fiori sempreverdi i quali simboleggiano gratitudine alle divinità che hanno benedetto l’unione della coppia. Infine, la coppia indossa gli anelli nuziali.

Divinità Izanagi

Solitamente durante la formula del matrimonio shintoista vengono invocate le divinità Izanagi e Izanami: queste divinità fanno parte della tradizione giapponese legata al “primo matrimonio”, e si crede che portino armonia e prosperità nel matrimonio.

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