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Ciao amici, come promesso oggi vi parlerò delle principali attività legate al Fuzoku, cominciando dalla “madre” di tutte, l’indiscussa protagonista del divertimento a sfondo sessuale: la SOAPLAND.

Le Soapland (ソープランド, soopurando), traducibile come “terra del sapone”, sono luoghi preposti, come intuibile dal nome, all’accurato lavaggio del corpo del cliente da parte di una prostituta.

Ma perché le soapland sono considerati i locali TOP dalla clientela in cerca di momenti piccanti? Semplice: perché il rapporto coitale è consentito.

Qualche nozione storica:

Durante lo shogunato Tokugawa (1603-1868), il termine adottato per definire il “l’industria dell’intrattenimento” era “mizu-shoubai” (水商売), traducibile nella nostra lingua come “il business dell’acqua”.

E’ importante precisare l’importanza che la cultura giapponese attribuisce all’elemento acqua, considerata come purificatrice del corpo e della mente (la dottrina Shintoista dà molto risalto a tali aspetti, ma ne parlerò in articoli successivi).

Durante tale Shogunato ci fu un notevole incremento di terme sul territorio giapponese, le onsen (温泉), dove i piaceri della carne e dell’immersione nell’acqua calda si mescolavano tra loro, in un connubio perfetto.

Già in quei tempi esisteva una legislazione sul controllo della prostituzione: il governo dello shogunato effettuava controlli di routine sui locali adibiti a tali pratiche.

In quello stesso periodo nacquero i distretti dedicati alle geisha e alle cortigiane.

L’Ukiyo (浮世, “il mondo fluttuante”) descriveva lo stile di vita urbano durante il periodo Edo (1600-1867), con riferimenti particolari agli aspetti dedicati alla ricerca del piacere, non unicamente di matrice sessuale.

La cultura del “mondo fluttuante” si sviluppò nell’allora principale quartiere a luci rosse di Edo (antica Tokyo), Yoshiwara, sede di bordelli, sale da tè (茶室 chashitsu) e teatri del Kabuki, quest’ultimi frequentati dalla nascente classe borghese.

YOSHIWARA

Yoshiwara (吉原) fu sin dall’epoca Edo un famoso yuukako (遊廓), ossia un distretto a luci rosse.

Nel distretto, nel 1893, ben 9,000 donne lavoravano come prostitute, provenienti da ogni angolo del Giappone.

Molte di esse erano malate di sifilide.

Spesso, proprio i genitori delle ragazze firmavano contratti con i proprietari dei bordelli, (l’età delle giovani variava dai 7 ai 12 anni).

Se fortunate, le giovani ragazze potevano diventare apprendiste delle cosiddette oiran (花魁), che si differenziavano dalle classiche yuujo (遊女), donne di piacere o prostitute, in quanto vere intrattenitrici e molte di loro divennero celebrità al di fuori del distretto di Yoshiwara.

Superato “l’apprendistato” le ragazze novelle diventavano a loro volta oiran ed insegnanti della “professione”.

Oggigiorno, Yoshiwara somiglia ad un normalissimo quartiere della grande Tokyo e numerose soapland sono presenti al suo interno.

Non solo Yoshiwara ma anche il quartiere di Shinjuku e Ikebukoro sono diventati famosi per le loro Soapland.


Soapland solo per i giapponesi o anche per gli stranieri?


Nell’era moderna, grazie ad internet è possibile ricercare attraverso i classici motori di ricerca la soapland più adatta ai nostri gusti e naturalmente al nostro portafogli.

Una volta trovata, passiamo in rassegna le foto delle ragazze disponibili (solitamente le foto sono photoshoppate per “alleggerire” difetti fisici e “potenziare” le principali zone erogene come seno e sedere), controlliamo se gli orari di lavoro della stessa sono compatibili con il nostro tempo a disposizione e non ci resta che telefonare per completare il processo di prenotazione.

E’ possibile che ad uno straniero, ovvero il gaijin (外人), non sia permesso di entrare in una soapland (od altri “negozi” fuzoku); questo può accadere principalmente per due motivi:

  • razzismo verso l’uomo occidentale;
  • non conoscenza della lingua giapponese.

Il primo punto è chiarissimo. Se non siete giapponesi non si entra, punto e basta. Il secondo si basa principalmente su una questione di praticità: se non avete padronanza del giapponese è inutile che vi venga servito un servizio sì sessuale, ma anche basato su un interscambio linguistico.

Esistono tutt’oggi timori, ovviamente infondati, secondo i quali, solo lo straniero è portatore di malattie sessualmente trasmissibili, quali HIV e sifilide, come se i giapponesi fossero immuni a tali patologie… Le stesse ragazze a volte non accettano di avere rapporti con gli stranieri, a causa delle dimensioni falliche “esagerate” di questi ultimi.

Ad ogni modo, per quanto concerne il secondo punto, c’è da dire che alcune soapland sono diventate recentemente più tolleranti verso lo straniero, a patto che questo capisca il giapponese, perlomeno a livello basico, al fine di comprendere le regole principali.

COSTI ED OPZIONI

Ma quanto costa una Soapland?

Ci sono prezziari diversi, che dipendono da diversi fattori, come l’età delle ragazze, la possibilità di “incontrare” una vera pornostar, i servizi offerti ecc.

Ad esempio si parte dal corso base di 60 minuti per 16,000 Yen, entro le 18; dopo tale orario il costo sale a 17,000 Yen.

A questo costo va aggiunta una tassa di 2,000 yen da pagare se si va nel negozio per la prima volta (入会金 nyuukaikin).

Se scegliamo noi la ragazza dalla “lista del giorno”, si paga lo shimei (指名), ovvero “la scelta, la nomina”.

Se lo shimei avviene on-line ネット指名料 (nettoshimeiryou), la tassa è 1,000 yen. Invece la 本指名(honshimei), ovvero la scelta direttamente nel negozio, costa un pochino di più, 2,000 Yen.

C’è anche una penale in caso di cancellazione キャンセル料 (kianseruryou) di 3,000 yen.

Vediamo le opzioni disponibili per una soapland a tokyo

  • コスプレ cosplay: possibilità di vestire la ragazza prescelta con costumi particolari per rendere la situazione ancora più eccitante. Inutile dire che la divisa scolaresca è un sempreverde.
  • パンスト pansuto: collant
  • パンプレ panpure: un intimo portato appositamente dal cliente
  • ロ-タ- rootaa : sex toy vibrante a forma di uovo (egg vibrator)
  • バイブ baiba: vibratore
  • 電マ denma: massaggiatore elettrico (per parti intime)
  • おしっこ oshikko: la ragazza vi urina addosso
  • オナに- onanii: masturbazione
  • 顔謝 (がんしゃ): eiaculazione sul viso
  • ごっくん gokkun: ingoio del seme
  • AF anal fuck: sesso anale

Diteci la vostra: siete favorevoli o contrari a come viene gestito il sesso in Giappone?

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