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Kamakura: la capitale culturale del Giappone

Kamakura città di mare e di colline ( a 60 Km da Tokyo) è stata la capitale del Giappone dal 1185 al 1333. A testimonianza di quel momento di gloria ci sono 19 santuari scintoisti e 65 templi buddhisti, tra cui due dei più antichi monasteri zen dell’intero paese ( a Kita Kamakura). Molti templi e giardini sorgono alle pendici delle colline e sono collegati tra loro da tre sentieri. Amata da artisti e scrittori, Kamakura vanta numerosi antiquari e artigiani. Durante la fioritura dei ciliegi e nei fine settimana d’estate può essere invasa dai turisti. E’ preferibile visitare alcune zone a piedi, ma è disponibile un pass giornaliero per i bus e un servizio di noleggio bici alla stazione.

Cosa vedere a Kamakura:

  • Grande Buddha
  • Hachiman-gu
  • Zeri-arai Benten
  • Hase-dera
  • Hokoku-ji
  • Meigetsu-in
  • Myohon-ji
  • Sugimoto-dera
  • Tokei-ji
  • Zuisen-ji

Tempio Hase-dera

Semplice ed elegante, Hase-dera custodisce una Kannon a 11 facce, bosatsu della misericordia. Nella casa del Tesoro si possono ammirare rilievi raffiguranti le 33 incarnazioni di Kannon e un’immagine del 1421 di Daikokuten, dio della salute. Dietro di essa si trovano i sutra; farli ruotare sembra sia tanto propizio quanto leggerli. LA campana, del 1964, è la più antica della città. La sala dedicata a Jizo, custode dei bambini, è circondata da statue di bambini morti o mai nati.

Grande Buddha

Il Grande Buddha (daibutsu) è il tesoro più famoso di Kamakura. Fusa nel 1252, la statua bronzea del  Buddha Amida è alta 13,5 m. Sopravvissuta a mareggiate, incendi, terremoti e tifoni, è stata dotata di recente di “ammortizzatori”. Grazie a una fine tecnica prospettica (che potrebbe testimoniare un’influenza greca), si ha l’impressione che la statua sia inclinata verso i visitatori. L’interno è aperto al pubblico.

Santuario Hachiman-gu

I santuari di Hachiman sono dedicati al dio della guerra e custode del santuario del clan Minamoto (o Genji). Costruito nel 1603 sul mare, fu trasferito qui nel 1191. Il complesso sorge tra due laghetti di loto: il lago Genji ha tre isole (in giapponese san significa a un tempo “tre” e  “vita”), mentre il lago Heike, che deve il suo nome al clan rivale, ne ha quattro (shi significa “quattro” e ” morte”). Un sentiero conduce al Mai-den, palco per spettacoli di danza e musica. Il santuario principale è stato ricostruito nel 1828 in stile Edo.

Tempio Myohon-ji

Questo insolito tempio con tetto a piani sorge sul fianco di una collina alberata. E’ il più grande tempio Nichiren di Kamakura. E’ stato costruito nel 1260, in memoria di un massacro del 1203.

Tempio Hokoku-ji

Fondato nel 1334, ma ricostruito in epoca moderna. La sua vera attrazione è la piantagione di bambù che lo circonda, oltre al bel giardino di ghiaia e pietre. La zazen (meditazione) del sabato mattina è aperta a tutti.

Kamakura: in passato la capitale del Giappone ed oggi la capitale culturale del paese

Tempio Zuisen-ji

Famoso per il suo giardino. Fu creato nel 1327 dal monaco Muso Sokeki e presenta un laghetto con cascata, pietre e sabbia. Ha una grotta per la meditazione zen.

Tempio Sugimotodera

Costruito nel 734, è il tempio più antico di Kamakura. La sala con il tetto di paglia custodisce tre statue lignee di Kannon, dea a 11 facce, protette dalle feroci figure di guardiani dell’ingresso.

kamakura

Kita Kamakura

Il buddhismo zen giunse in Giappone attraverso la Cina alla fine del XII secolo. La sua semplicità fece immediatamente presa sull’ethos dei samurai e della gente di Kamakura. A Kita (nord) Kamakura, un’area tranquilla di gole alberate, sorgono tre dei “cinque grandi templi zen ” di Kamakura:

  • Engaku-ji
  • Kencho-ji
  • Jochi-ji

gli altri sono il Jomyo-ji e il Jufuku-ji.

Tempio Engaku-ji

Si tratta del più grande dei cinque templi zen di Kamakura. Fu fondato dal potente Tokimune nel 1282. Famoso centro zazen dall’epoca Meiji, è oggi aperto al pubblico. Benché gran parte del tempio fu distrutta dal terremoto del 1923, 17 dei 40 templi ausiliari rimasero intatti e sono stati successivamente restaurati nel rispetto del loro assetto originale. Vero gioiello del tempio Shozoku-in è lo Shariden, l’esempio più fine di architettura cinese presente in Giappone. E’ aperto soloa  capodanno, ma può essere sempre ammirato attraverso un cancello. Inoltrandosi ancora si incontra il Butsunichian, il mausoleo del fondatore, dove viene servitp il tè  maccha. Qui Kawabata Yasunari ha ambientato il suo romanzo del 1949, Senbazuru (Mille Gru)

Tempio Tokei-ji

Piccolo e tranquillo tempio costruito nel 1285 come convento. All’epoca, solo gli uomini potevano chiedere il divorzio, tuttavia, se una donna passava qui tre anni era in diritto di chiedere il divorzio dal marito. Così il Tokei-ji fu soprannominato “tempio del divorzio”. Nel 1973 la legge diede gli stessi diritti a donne e uomini e nel 1902 il Tokei-ji fu trasformato in monastero. Conserva però la sua atmosfera raccolta.

Tempio Meigetsu-in

Conosciuto come “tempio delle ortensie”, Il meigetsu-in è un piccolo tempio zen con piacevoli giardini punteggianti di ortensi e iris. La fioritura è tra maggio e giugno, periodo nel quale anche i giardini sul retro, di solito visibili solo attraverso una finestra, sono aperti al pubblico.

Tempio Kencho-ji

Il kencho-ji è il più celebre dei cinque templi di Kamakura e il più antico monastero zel del Giappone. Costruito nel 1253, in origine era costruito da sette edifici principali e da 49 templi ausiliari, molti dei quali andarono distrutti dagli incendi (ne restano solo dieci). Dietro l’imponente porta, Sanmon, si trova una campana del 1255 con una iscrizione zen attribuita al fondatore del tempio. Nella sala del Buddha, al posto del Buddha, siede il bosatsu Jizo, redentore delle anime dei morti. Dietro la sala si trova lo Hatto, dove si svolgono le cerimonie ufficiali. Il Karamon ( porta cinese) dà accesso alla Hojo, nel cui giardino posteriore sorge un laghetto che ha la forma del carattere kanji che significa “cuore” o “mente”. Sul fianco del tempio, un sentiero alberato porta i templi ausiliari e una scalinata al Santuario Hanso-bo

Santuario Zeni-Arai Benten

Celebre santuario dedicato a Benten, dea della musica, della retorica e delle arti, e una delle “sette divinità della fortuna” della religione popolare. Al santuario si accede attraverso uno stretto tunnel e una serie di tori (porte). Sono in vendita incensi e amuleti e nella vasca naturale del santuario i fedeli sono soliti lavare il denaro nella speranza che raddoppi di valore.

kamakura

Stuttura del tempio zen

La struttura di un tempio zen giapponese  ricorda quella dei templi cinesi della dinastia Sung. le forme sono essenziali e simmetriche (in contrasto con la tipica asimmetria giapponese) e gli edifici più importanti sono disposti lungo una linea retta, in un’asse nord-sud.Tra esse figurano il Sanmon (porta principale), lo Hatto ( sala delle letture), talvolta una sala per la meditazione e per lo studio e le residenze di abate e monaci. I templi ausiliari si dispongono intorno agli edifici e nascondono in parte la struttura lineare della loro disposizione . Al tempio si accede attraverso un ponte che, simbolicamente, lascia il mondo terreno per quello del Buddha. Gli edifici sono eleganti ma molto essenziali, spesso in legno grezzo: devono condurre al raggiungimento del vuoto mentale che precede l’illuminazione.

 

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