Seleziona una pagina

Arata Isozaki, famoso architetto giapponese, ha ricevuto il premio Pritzker Architecture – conosciuto  a livello mondiale come il più alto riconoscimento del settore. Istituito nel 1979, il premio omaggia ogni anno il  lavoro di un architetto che dimostra innovazione e talento.

Isozaki, 87 anni, è cresciuto a Oita, cittadina che fu distrutta durante la seconda guerra mondiale; questo fatto fu il motivo principale per cui decise di diventare architetto. Infatti, la sua affermazione “sono cresciuto a terra zero” si riferisce al lancio della bomba nucleare su Hiroshima, che si trova lungo la costa di Oita.

“Era in completa rovina, e non c’era architettura, né edifici e nemmeno una città”, ha detto in un commento fornito dalla fondazione. “Solo baracche e rifugi mi circondavano. Quindi la mia prima esperienza di architettura è stata il vuoto dell’architettura, e ho iniziato a pensare a come le persone potessero ricostruire le loro case e città”.

Isozaki è stato apprendista di Kenzo Tange: anch’egli nel 1987 fu insignito del premio Pritzker Architecture.

La sua sede di lavoro principale si trova ad Okinawa, ma ne gestisce altre situate in Italia, Spagna e Cina. Ha insegnato presso la Columbia University, Harvard e Yale. E’ stato uno dei primi architetti giapponesi a costruire fuori dal paese, infatti il suo primo lavoro fu il Museum of Contemporary Art di Los Angeles e tra le suo opere straniere figurano anche il Palau Sant Jordi a Barcellona per le Olimpiadi del 1992, il Centro culturale Shenzen in Cina e la Torre Allianz a Milano. I suoi edifici si trovano anche in tutto il Giappone, compresi musei e centri comunitari nel Kyushu, a Osaka e a Tokyo. Ha ricevuto numerosi elogi nel corso della sua carriera lunga  ben cinque decenni per avere prodotto opere che superano i confini nazionali attraverso edifici semplici nel design, ma che sembrano ridefinire la sensazione di spazio nei dintorni delle persone.

Arata Isozaki è l’ottavo architetto giapponese nella storia a vincere questo prestigioso premio.

Il presidente della Fondazione Hyatt, Tom Pritzker, ha definito l’architettura di Isozaki “veramente internazionale” e ha affermato : “In un mondo globale, l’architettura ha bisogno di questo tipo di comunicazione”. Anche la giuria si è espressa affermando che “possedendo una profonda conoscenza della storia e della teoria architettonica e abbracciando le avanguardie, è riuscito semplicemente a non replicare mai lo status quo”. Secondo la Fondazione, l’architettura di Isozaki sfida la categorizzazione in quanto è in continua evoluzione.

Pubblicità