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Da lunedì 7 gennaio il Giappone chiede una tassa di partenza dell’importo di 1.000 Yen ai viaggiatori che lasciano il paese.

La tassa di partenza viene applicata sia sui viaggi aerei che su quelli per nave, indifferentemente dalla nazionalità dei passeggeri. Sono esclusi solamente i passeggeri che hanno meno di 2 anni di età e coloro che transitano in Giappone per un periodo inferiore alle 24 ore.

Per quale motivo è stata introdotta una tassa di partenza?

La tassa è stata imposta principalmente per 3 motivi:

  1. fornire servizi di viaggio migliori;
  2. facilitare l’accesso alle attrazioni turistiche del paese;
  3. migliorare la soddisfazione dei viaggiatori attraverso la promozione di aree locali di interesse culturale.

Si tratta quindi di un provvedimento voluto dal governo per finanziare il settore turistico in vista delle prossime Olimpiadi che si terranno a Tokyo nel 2020. Si calcola che la tassa di partenza genererà un introito di circa 50 miliardi di Yen.

In particolare, il Giappone intende investire questi soldi per introdurre il riconoscimento facciale in tutti i gate degli aeroporti e per creare informazioni turistiche in più lingue straniere, per accogliere i turisti che arriveranno in occasione dei giochi olimpici.

tassa di partenza

Il turismo in Giappone è aumentato considerevolmente negli ultimi anni, toccando circa 30 milioni di turisti nel 2018 (secondo l’agenzia del turismo giapponese).

Noi siamo stati per la prima volta in Giappone nel 2007 e l’ultima nel 2018: a distanza di 11 anni abbiamo trovato grandissimi cambiamenti, come ad esempio una guida alla città in italiano nella metropolitana di Tokyo, o indicazioni in inglese in quasi tutti i punti vendita all’interno delle stazioni, cose una volta inimmaginabili in un paese che parla solo giapponese e in cui, fino a pochi anni fa, se non si conoscevano gli ideogrammi si faceva davvero poca strada.

Se state pianificando un viaggio nel Sol Levante ricordatevi quindi che vi verranno chiesti 1.000 Yen prima di lasciare l’aeroporto: una cifra modesta se si considera che è per una buona causa.

Fonte: JapanToday

 

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