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Il sistema ferroviario giapponese è conosciuto in tutto il mondo per la sua straordinaria effiicenza ed è sicuramente un modello che si basa su standard molto elevati.

Non è una leggenda quella del treno che arriva in perfetto orario spaccando non solo il minuto, bensì il secondo. E gli stessi giapponesi prendono molto seriamente la questione, tanto che viene rilasciato un apposito biglietto giustificativo per il treno che parte o arriva in ritardo da consegnare al datore di lavoro o alla scuola in caso di mancata puntualità.

Vediamo insieme le origini e l’evoluzione di questo sistema che rasenta la perfezione.


LE ORIGINI STORICHE

La prima linea ferroviaria in Giappone è stata costruita con l’aiuto degli inglesi nel 1872 e collegava Tokyo con Yokohama. La velocità dei treni dell’epoca era di appena 32 km all’ora.

Dovettero passare altri 17 anni prima che le due grandi città giapponesi Tokyo e Osaka venissero collegate tra di loro: per viaggiare tra le due città ai tempi occorrevano ben 20 ore!

Inizialmente il Giappone non costruiva le proprie locomotive, ma le importava dalla Germania, dalla Gran Bretagna o dagli Stati Uniti; soltanto all’inizio del Novecento iniziò la produzione di treni a carbone.

Se nel 1880 esistevano appena 4 linee ferroviarie, nel 1920 si era già arrivati ad un sistema ferroviario che copriva l’intera nazione.

Le stazioni avevano già le caratteristiche che le contraddistinguono ancora oggi, ossia erano centri nevralgici del commercio con i loro negozi e le attrazioni dedicate.

Durante la seconda guerra mondiale il servizio ferroviario venne interrotto e furono bandite la prima classe e i vagoni ristorante e i vagoni letto.

Nel 1949 nacque la JNR, Japanese National Railways, che rimase unita fino al 1987, anno in cui venne divisa in 6 compagnie regionali sotto il nuovo nome di JR (Japanese Railways): Honshu, Hokkaido, Kyushu e Shikoku erano tutte servite dal trasporto ferroviario grazie al tunnel Seikan a nord e al ponte Seto Ohashi a sud.

Ad oggi esistono due compagnie, JR East e JR West, di cui in futuro è prevista la privatizzazione.

LE TIPOLOGIE DI SERVIZIO

In Giappone non esistono la prima e la seconda classe, bensì esistono treni diversi che percorrono le stesse tratte ma ad un prezzo, una durata e una qualità di servizio differente.

Inoltre, solamente i treni veramente lussuosi possiedono vagoni ristorante, in quanto generalmente ogni stazione dispone di vari negozi che vendono pasti pronti (i classici bento) specifici per i viaggi in treno.

Esistono cinque diversi tipi di treni, in ordine decrescente di velocità e prezzo:

  1. Shinkansen Super Express;
  2. Tokkyū (Limited Express), poco più lento dello Shinkansen e si ferma solo nelle stazioni più grandi;
  3. Kyūkō (Express), si ferma anche in alcune stazioni minori;
  4. Kaisoku (Semi-Express), treno rapido che ferma in parecchie stazioni;
  5. Futsū (Locale), ferma in tutte le stazioni.

Generalmente non esistono nemmeno i vagoni letto, dato che quasi tutte le destinazioni possono essere raggiunte in poche ore e che ad ogni modo i sedili dello Shinkansen sono reclinabili, spaziosi e comodissimi.

Per le lunghe distanze non ci si pone il problema dato che il mezzo di trasporto migliore rimane l’aereo.

La maggior parte dei treni giapponesi è automatizzata. L’efficenza dei treni giapponesi risiede anche nel fatto che il treno è un mezzo che permette di ridurre l’inquinamento e consuma poco, oltre che ad essere un mezzo di trasporto sicuro ed affidabile.

Gli investimenti sulle linee ferroviarie e sul loro miglioramento e potenziamento sono continui; persino i treni che vengono “mandati in pensione” sono talmente in ottimo stato che vengono regalati ad altri paesi asiatici, come è successo al treno Ginga che è stato donato al governo della Malesia.


UN PO’ DI NUMERI DEL SISTEMA FERROVIARIO GIAPPONESE:

  • Ogni giorno sono in servizio circa 26.000 treni in tutto il Giappone.
  • Circa 18 milioni e mezzo di persone utilizzano il treno ogni giorno.
  • Il 40% del trasporto passeggeri viene coperto dal sistema ferroviario.
  • Ogni anno si registrano purtroppo diversi incidenti mortali (tra cui anche suicidi), ma il numero è considerevolmente ridotto scendendo da 900 casi nel 1988 a 452 nel 2004, grazie all’introduzione delle barriere e dei sottopassaggi.
  • Lo Shinkansen viaggia a 320 km/h.

DURATA DI ALCUNI VIAGGI CON IL TRENO SHINKANSEN

  • TOKYO>KYOTO: 2h 40m (distanza 457 km)
  • TOKYO>KANAZAWA: 2h 30m (distanza 491 km)
  • TOKYO>HIROSHIMA: 4h 22m (distanza 810 km)
  • TOKYO>SENDAI: 1h 40m (distanza 368 km)

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