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Shikoku – L’isola meno turistica

Il mare interno è stato per secoli una barriera naturale tra Shikoku e il resto del Paese, causandone una minore occidentalizzazione e quindi una crescita meno rapida.

Tutt’oggi, nonostante sia collegata da 3 ponti allo Honshu, l’isola è ancora al di fuori dei percorsi turistici più battuti e conserva ancora un carattere più locale.

La costa settentrionale è più industrializzata, mentre l’interno dell’isola è montuoso; Takamatsu e Kochi sono le città più importanti, anche se non vengono raggiunte dallo Shinkansen: meglio noleggiare un’auto se volete girare per quest’isola.

Un punto molto conosciuto in questa zona è quello in cui l’isola Awaji tocca quasi lo Shikoku (nella baia di Osaka), dove la spinta delle maree crea dei dislivelli che generano vortici e correnti: i cosiddetti mulinelli di Naruto.

SHIKOKU: IL PELLEGRINAGGIO DEGLI 88 TEMPLI

Benché su quest’isola sorga una delle costruzioni più strane di tutto il Giappone, ossia il museo/complesso architettonico Hello Kitty Show Box, questa terra dimenticata da molti è famosa soprattutto per il pellegrinaggio degli 88 templi: un cammino che ripercorre i passi di Kukai, fondatore del buddhismo Shingon, secondo cui esistono 88 tipi di mali che possono affliggere l’uomo. Compiendo il pellegrinaggio nella sua interezza è possibile liberarsi da tutti questi mali.

Ogni anno si contano circa 100.000 pellegrini e occorrono dalle 6 alle 8 settimane per percorrere l’intero circuito di 1100 chilometri.

COSA VEDERE NELLO SHIKOKU

Naruto: cittadina da cui è possibile ammirare i vortici di Naruto grazie ad una apposita passerella che attraversa il ponte di Onaruto, che collega lo Shikoku all’isola di Awaji. Un altro modo per ammirare i gorghi è tramite le imbarcazioni turistiche.

Tokushima: capitale della prefettura omonima, punto di partenza ideale per chi desidera affrontare il pellegrinaggio degli 88 templi. In questa città ad agosto si tiene il popolare Awa-dori matsuri, una festa di danze tradizionali che richiama visitatori da tutto il Giappone.

Matsuyama: è la città più grande dello Shikoku e si trova in un bacino fluviale. Grazie al suo affascinante castello e ad uno degli onsen più antichi del Giappone, il Dogo Onsen Honkan, costruito nel 1894, Matsuyama è una tappa obbligatoria per i turisti che si recano nell’isola.

Takamatsu: città portuale dove si possono gustare degli ottimi sanuki udon, una specialità locale caratterizzata da uno spaghetto più quadrato e “gommoso” rispetto al classico udon. Da Takamatsu inoltre partono i traghetti per Kobe.

Kochi: una città che ospita un interessante castello, esempio di architettura nipponica tradizionale. Può essere un’ottima base di partenza per i viaggiatori in quanto è ben collegata alle altre zone turistiche ed è il punto dove partono varie escursioni giornaliere.


QUANDO VISITARE LO SHIKOKU

  • Aprile, la stagione ideale per i pellegrinaggi è la primavera.
  • Luglio – settembre, sole che illumina in alto il cielo e onde perfette per il surf.
  • Agosto, il mese per unirsi alla danze scatenate dell’Awa-odori Matsuri.

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Hokkaido – il Giappone del nord

Hokkaido è la più settentrionale delle isole, costituisce il punto di confine con la Russia. E’ una regione ricca di ghiacciai e vulcani, onsen, ottimi ristoranti e città vivaci ed è quella dove la natura è più ricca e rigogliosa.

Honshu – l’isola centrale del Giappone

Lo Honshu, ossia la parte centrale del Giappone, comprende la regione del Tohoku a nord (con le prefetture di Akita, Aomori, Yamagata, Hirosaki e Fukushima), la regione del Kanto al centro (Tokyo, Shizuoka, Nagoya, Yokohama, eccetera) e del Kansai a sud (Osaka, Kyoto, Nara, Kobe tra le città principali).

Kyushu – la terza isola più grande del Giappone

Il Kyushu è una terra di colline ondulate separata dallo Honshu da appena un chilometro; ha un clima mite ed è zona di antichi vulcani come il Sakurajima e di famose sorgenti termali.

Le città principali, Fukuoka e Nagasaki, sono state il primo porto di approdo per i viaggiatori portoghesi, spagnoli e olandesi nel XVI secolo.

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